Non mi è mai piaciuto parlare di me. Rimanere agli angoli di un discorso, districarsi tra i fiumi di parole superficiali mi è sempre risultato comodo a sviare l’attenzione. 

Solo da poco ho imparato e trasmettermi attraverso la mia produzione, con la necessità sempre più accentuata di firmare indelebilmente quei lavori con la mia visione del mondo. Questo autoritratto è il primo passo verso il mio lavoro futuro: ha inciso su di me quasi quanto io ho fatto su di lui, impegnandomi in un processo di realizzazione durato quasi un anno intero e costringendomi a riflessioni personali che, in altro modo, non avrei voluto affrontare.

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Si tratta di una superficie da proiezione ottenuta dall’assemblaggio di pezzi di pelle di maiale trattati e cuciti tra loro. Su di esso viene proiettato “Sono le Tre”, video concettuale frutto del montaggio di filmati in bassissima qualità, realizzati nel corso di un’estate ma che descrivono il mio percorso di vita.